numero 1
aprile 2011
In questo numero
“Prendersi Cura” del neonato pretermine
La Care in T.I.N.
Kangaroo Care
Il Bonding
Il Lettino termico
Kanmed – BabyWarmer
Corsi & Congressi

Prossimi corsi


Corsi accompagnamento alla nascita: Metodologia
Bolzano 09-10 maggio


La stabilizzazione del neonato in attesa del trasporto
Bolzano 06-07 giugno

Congressi


Incontro Nazionale di
Neonatologia e Pediatria
Sorrento 29 aprile - 1 maggio
Responsabile scientifico
Dr. Arturo Giustardi
  Caro Collega,

abbiamo attivato un nuovo modo per informare: la newsletter. Con questo nuovo servizio intendiamo contribuire ulteriormente alla diffusione della “Care” in Perinatologia.
In ogni numero tratteremo un argomento specifico, e questo primo numero lo dedichiamo al neonato pretermine, perchè “prendersi cura” significa ridurre al massimo gli svantaggi legati al ricovero in T.I.N.
Cogliamo l'occasione per augurarti una serena Pasqua.
“Prendersi Cura” del neonato pretermine

 

È ormai noto quanto sia indispensabile, nel percorso della fisiologia neonatale, ricongiungere fisicamente il prima possibile la diade madre-neonato proprio per poter avviare l’allattamento al seno, vero nutrimento del corpo e della mente.
Viene alla mente un pensiero di Michel Odent, ginecologo e ostetrico francese molto attento al “valore” della nascita: “Non vi è alcuna esperienza che possa tenere testa alla forza e allo splendore del primo contatto tra i genitori e il loro bambino. Essere parte di questa esperienza come madre e come padre, significa partecipare a uno dei rari miracoli della vita. Il flusso di amore che si viene a formare tra madre, padre e bambino è un’emozione palpabile: il legame che si viene a formare in questi primi giorni e settimane fondamentali diverrà una fonte di amore e di attenzioni sia per il bambino che per i genitori durante tutta la loro esistenza”.
E proprio al modello del neonato a termine e sano ci si è ispirati per coinvolgere direttamente ed il prima possibile anche le mamme e i papà dei neonati nati prematuri e/o affetti da qualche altra patologia. In tal modo si è osservato, nelle situazioni nelle quali tale processo si è avviato, come questo atteggiamento sia altamente “redditizio” sotto il profilo del risultato, sia qualitativo (miglior inserimento del neonato nell’ambito familiare), sia quantitativo (minor tempo di degenza in ospedale e - soprattutto - in terapia intensiva).
 
   
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