Sindrome da Burnout: il ruolo strategico della Dirigente Ostetrica
Figura 1: stress lavoro-correlato percepito
Principali cause di stress individuate:
Turni di lavoro eccessivamente gravosi e notturni ripetuti (82% dei partecipanti);
Figura 2: percentuale lavoratori turnisti
Il 93,2% svolge un lavoro a turni, il 6,8% no.
Questo può essere visto come un primo dato significativo, dal momento che l’essere turnista incide in qualche modo sullo stress percepito dai lavoratori.
Lavorare nei weekend, nei festivi, di notte, non avere nettamente la possibilità di scegliere quando essere libero o meno incide sul benessere psicologico dei lavoratori.
Scarsa comunicazione con i superiori (65% dei partecipanti);
Figura 3: Percentuali comunicazione con i dirigenti
Solo il 35 % dichiara di avere la possibilità di chiedere spiegazioni ai dirigenti sui cambiamenti relativi al lavoro.
Difficoltà nella gestione di pazienti ostili (68%);
Alcuni pazienti interrompono costantemente il nostro ritmo di lavoro (89,6%)
Figura 4: stress lavoro-correlato vs pazienti
Il riconoscimento e la gestione dello stress lavoro-correlato e del burnout nelle ostetriche sono essenziali per garantire non solo il benessere del personale, ma anche la qualità dell'assistenza alle pazienti.
Lo stress infatti si esprime anche con la depersonalizzazione, cioè un atteggiamento di ostilità che coinvolge primariamente la relazione professionale d’aiuto, vissuta con fastidio, freddezza, cinismo.
Di conseguenza, l’operatore tenta di sottrarsi al coinvolgimento, limitando la quantità e qualità dei propri interventi professionali, al punto da rispondere evasivamente alle richieste d’aiuto e sottovalutare, o negare, i problemi del paziente.
Il 55% ha dichiarato di percepire un senso di depersonalizzazione rispetto alle pazienti.
Rivista Italiana on line "LA CARE" Volume 30, Numero 1, anno 2025
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