L’importanza dei 280 dei primi 1000 giorni nella vita dell’essere umano
Quando, invece, un legame intenso e profondo, rispondente a delle precise esigenze personali, consentirebbe al nascituro di sintonizzarsi con sé stesso, con la propria essenza, con il proprio nucleo vitale per poter esprimere, in ogni momento, il meglio di Sé e delle proprie competenze necessarie alla propria crescita e formazione. Ma anche al benessere e alla crescita dei propri genitori e, di conseguenza, della famiglia e della società. Il non porre al centro da parte della società il bambino, l’ignorare che egli non sia “il primo patrimonio dell’umanità”, e il considerarlo più un oggetto che un soggetto di esperienza, lo costringe ad allontanarsi dalle sue origini e a vivere alla periferia e ai margini di sé stesso.
Per questo assistiamo sempre di più nelle nuove generazioni a situazioni che sembrano esprimere sempre di più una ridotta vitalità e forza, una identità e individualità personale sempre meno definita e una ridotta capacità di me diazione tra le diverse istanze interne e nella relazione tra il proprio mondo interno e quello esterno, senza arrecare danni a sé o agli altri.
Questo ci aiuta a comprendere i profondi bisogni umani del bambino il quale, fin dall’inizio, come ogni essere umano, ha bisogno di sentire che i genitori sono disponibili a fare spazio nella loro vita, nella loro mente e nel loro cuore, affinché egli possa sentirsi completamente accettato per quello che è, così da avvertire che egli può sempre contare in ogni momento su di loro.
Anche perché come afferma Verny, (2004, p.279), rivolgendosi ai genitori:
“… dal momento del concepimento e nel corso di tutta la loro vita i bambini vi offriranno un’opportunità inconsapevole per diventare essere umani più saggi, più gentili e più realizzati.”
“Ecco perché, quando cambia la visione del mondo cambia tutto: si trasforma la società, certamente, in conseguenza anche delle nuove tecnologie, ma evolvono anche le nostre relazioni. Il rapporto con noi stessi non è più lo stesso, cambia la concezione dell’lo e con esso la famiglia, l’amore, il sesso. Lo sviluppo delle discipline umanistiche s’intreccia con questi cambiamenti e li produce a loro volta. Ecco perché la conoscenza delle questioni con cui s’interroga la scienza contemporanea è tema essenziale anche per chi si occupa di discipline umanistiche. Perché il meccanismo per cui la scienza cambia la visione del mondo è un fenomeno che è tuttora in corso, ed è necessario prendere coscienza delle novità e dei cambiamenti dell’oggi, perché da essi prenderà forma il futuro.”
Guido Tonelli, (2024)
Rivista Italiana on line "LA CARE" Volume 30, Numero 1, anno 2025
9